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Modello Dati
Attivazione G.I.S. |
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MODELLO DATI |
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Oggetti reali
e G.I.S. |
Allo scopo di
rappresentare e gestire le informazioni spaziali mediante un G.I.S., è
necessario utilizzare una rappresentazione dei dati esemplificativa del
mondo reale e che sia nel contempo sganciata dalla realtà fisica; questo
viene realizzato definendo un modello dei dati che sia abbastanza ampio da
accogliere al suo interno tutti gli oggetti che esistono nel mondo fisico
(aree, linee, punti, quote, ecc.) e che sia sufficientemente elastico da
permettere di adattarlo a tutte le combinazioni che effettivamente occorrono
nella realtà.
Rispetto ad
una rappresentazione puramente geometrica degli oggetti presenti nella
realtà, ad un G.I.S. viene richiesto di mantenere e gestire tutte le
informazioni che riguardano le mutue relazioni spaziali tra i diversi
elementi, cioè di strutturare i dati definendone anche la topologia.
Oltre a questi
due aspetti geometrico e topologico, il modello dei dati, per essere
efficace, deve prevedere l'inserimento al suo interno dei dati descrittivi
dei singoli oggetti reali, definibili come attributi.
Questi tre
insiemi di informazioni (geometria, topologia, attributi) vengono poi
effettivamente implementati in un G.I.S. mediante uno specifico modello
fisico, che oggi si basa su strutture dei dati di tipo relazionale, tipiche
dei data base più evoluti, e su architetture hardware e software di tipo client-server,
tipicamente in reti di elaboratori.
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Scale ed evoluzione temporale
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In senso
stretto, un G.I.S. non possiede una scala, ma diversi livelli di
aggregazione.
L'estensione
dell'area interessata influenza:
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la risoluzione (precisione) richiesta;
-
la generalizzazione dei particolari;
-
il loro livello di aggregazione;
-
i
metodi e le sorgenti di acquisizione.
La
caratteristica fondamentale di un G.I.S. di gestire dati georeferenziati fa
si che le coordinate di un oggetto siano memorizzate secondo le coordinate
del sistema di riferimento in cui realmente è situato l'oggetto e nelle
reali dimensioni, non in scala.
La scala di
rappresentazione diviene a questo punto solamente un parametro per definire
il grado di accuratezza e la risoluzione delle informazioni grafiche, e
quindi utilizzabili ad esempio per definire la densità di rappresentazione.
I dati in un
G.I.S. sono inoltre utili solo se rispecchiano la realtà attuale che è in
continua evoluzione; devono quindi essere aggiornati in modo semplice ed
efficiente ed implementare la richiesta crescente di monitoraggio continuo
di certi processi.
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Sistemi
di proiezione
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Solo un
accenno, poi, per ricordare che mediante le proiezioni o rappresentazioni
cartografiche si è in grado di riprodurre la superficie terrestre (geoide)
su di un piano, pur mantenendone alcune proprietà.
I vari tipi di
proiezione geografica si distinguono proprio in base alle caratteristiche
geometriche che si conservano, quali l'equidistanza, l'isogonia
o l'equivalenza.
Naturalmente è
impossibile realizzare carte geografiche che mantengano tutte e tre le
caratteristiche elencate sopra. In particolare, l'equidistanza non è mai
ottenibile su tutta la carta, ma solo su alcune linee definite.
Le proiezioni
più utilizzate in Europa ed in Italia sono quelle di Mercatore (proiezione
cilindrica con correzioni che la rendono conforme), l'U.T.M. (Universal
Transverse Mercator, proiezione cilindrica inversa alla quale sono state
applicate le formule di corrispondenza di Gauss, ottenendo una
rappresentazione conforme) e la Gauss-Boaga (rappresentazione conforme,
molto simile alla proiezione cilindrica di Mercatore e chiamata infatti
anche rappresentazione conforme cilindrica inversa di Gauss).
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Informazioni
gestite
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Si arriva ora
ad analizzare quali tipi di dato vengono gestiti nei Sistemi Informativi
Geografici. Vi sono:
dati spaziali,
suddivisibili in dati vettoriali e raster, che definiscono la posizione
spaziale dell'oggetto geografico nel sistema di riferimento prescelto;
relazioni
topologiche, che definiscono le interazioni spaziali tra un oggetto e gli
altri;
dati
descrittivi o alfanumerici, che rappresentano informazioni associate a
ciascun oggetto spaziale.
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Dati vettoriali e raster
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Per dati
spaziali vettoriali si intendono dati geometrici memorizzati attraverso le
coordinate dei punti significativi degli elementi stessi. Quindi essi
definiscono e descrivono in modo schematico gli oggetti geografici reali,
utilizzando dei segni grafici geometrici fondamentali, quali il punto,
coppia di coordinate x-y, la linea, sequenza ordinata di coppie di
coordinate x-y e il poligono, area chiusa perimetrata da una o più linee e
contenente un punto detto centroide.
La scelta del
segno grafico base da utilizzare per la rappresentazione di un oggetto
geografico è funzione esclusivamente della scala cui si vuole rappresentare
l'oggetto stesso oppure della scala di acquisizione del dato.
I dati spaziali
raster rappresentano gli oggetti geografici come immagini, ossia matrici di
pixel dove le dimensioni del pixel definiscono la risoluzione dell'immagine. In questo caso, dunque,
entrano in gioco tre fattori:
-
la risoluzione, dipendente dalla fonte dei dati;
-
la compressione, intendendo la capacità di comprimere i dati raster per
renderli più maneggevoli;
-
la registrazione, intendendo le tecniche necessarie a georeferenziare e
raddrizzare le immagini (foto aeree, immagini da satellite, ...).
Nel modello
dati G.I.S., dati vettoriali e dati raster coesistono e si integrano a
vicenda, e sono generalmente usati i primi per dati discreti e i secondi per
dati continui. Per entrambe le tipologie di dati vi si possono ritrovare
vantaggi e svantaggi, elementi questi da conoscere bene poiché diventano
discriminanti nel momento della progettazione e implementazione di una base
dati.
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Topologia |
La topologia
costituisce la maggiore differenza tra la rappresentazione degli oggetti in
un sistema C.A.D. e quella in un G.I.S.. Essa consiste in un insieme di
regole per definire in maniera esplicita le relazioni, i rapporti di
connessione e di contiguità tra gli elementi spaziali e per collegare tali
elementi alle relative descrizioni o attributi.
I tipi di
topologia riconosciuti e gestiti dai più diffusi sistemi G.I.S. sono la
topologia di connessione, di adiacenza e di inclusione.
La prima
relazione si verifica tra linee che hanno uno o più "nodi" in comune. I nodi
sono i punti iniziale e finale di una linea. Attraverso linee connesse è
quindi possibile compiere un percorso.
La relazione di
adiacenza si verifica tra poligoni che hanno un lato del perimetro in
comune. Due poligoni sono adiacenti, quindi, quando è possibile passare da
uno all'altro senza attraversare altri poligoni o aree "vuote".
La terza
relazione, di inclusione, si verifica quando un poligono o un punto o un
arco è interamente compreso in un poligono.
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Dati descrittivi
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In ogni caso
l'elemento più importante nel modello dati di un G.I.S. rimane il dato
descrittivo, ossia l'informazione associata ad ogni singolo elemento grafico
che ne descrive le proprietà.
L'utente di un
G.I.S. non ha solo bisogno di restituire, ad esempio, una carta delle zone
edificate, quanto di rappresentare un tematismo, cioè ad esempio di colorare
le zone in funzione dell'età media della popolazione residente. Per ottenere
questo può interrogare una banca dati di tipo relazionale; gli attributi
sono in genere memorizzati in database esterni (Oracle, Informix, DBII) ed
interrogabili mediante linguaggi di tipo S.Q.L..
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Sorgenti di
acquisizione dati
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Le sorgenti di
acquisizione dei dati possono essere molte e complementari fra loro, dalla
topografia alla fotogrammetria, dal recupero di mappe ed archivi esistenti
(in formati diversi, informatizzati o cartacei) all'implementazione di
archivi di dati tematici o di nuovi dati.
Il tutto
converge alla generazione degli oggetti nel G.I.S..
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ing. Michele Trentini -
Trambileno (TN) - Fraz. Pozza, 47/A - Tel.
0464.431002 |
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